44.500 nuovi velivoli, per un valore di oltre 2.9 trilioni di dollari, saranno consegnati nei prossimi 20 anni.
Il Cirium Fleet Forecast rivela la domanda di circa 44.500 nuovi aeromobili a livello globale nei prossimi due decenni. Si stima che il loro valore sarà di 2,9 trilioni di dollari. Ciò accadrà nonostante l'invasione russa dell'Ucraina, le restrizioni ai viaggi in Cina e l'aumento dei costi energetici.
La previsione pubblicata da Ascend da Cirium, una sussidiaria di Cirium, è indipendente e copre il mercato globale dei passeggeri e delle merci.
La ripresa dell'industria aeronautica dalla crisi del Covid-19 è progredita in modo significativo, anche se in modo disomogeneo tra le regioni. Si prevede che l'attività aeronautica globale raggiungerà i livelli del 2019 nell'ottobre 2023.
Rob Morris, Global Director of Consulting, Ascend by Cirium, ha dichiarato: “ Il nuovo Cirium Fleet Forecast mostra una prospettiva positiva a lungo termine per l'aviazione. Il settore sta attraversando cambiamenti strutturali, ma rimane sulle tradizionali linee di crescita fino al 2025.
“La flotta passeggeri globale dovrà crescere di circa 22.000 aeromobili per servire il traffico passeggeri, che stimiamo crescerà del 3,6% annuo, il che significa che raggiungerà i 47.700 aeromobili entro la fine del 2041.
"Questi nuovi velivoli saranno necessari per soddisfare la domanda di viaggi aerei, ma anche per sostituire i velivoli meno efficienti delle generazioni precedenti." L'88% dell'attuale flotta di aerei passeggeri sarà ritirata dal servizio operativo entro il 2041. Si prevede che i jet a corridoio singolo rappresenteranno il 70% delle consegne di aerei passeggeri entro il 2041.
L'Asia rappresenterà oltre il 40% delle nuove consegne
L'Asia-Pacifico rimane la regione di crescita chiave per le nuove consegne, trainata dalla Cina. Si prevede che il paese avrà il più alto tasso di crescita annuale del traffico passeggeri di oltre il 6% e rappresenterà il 19% delle consegne nel 2041, davanti a tutti gli altri paesi dell'Asia-Pacifico. In totale, le compagnie aeree dell'Asia-Pacifico riceveranno circa il 40% della nuova flotta.
Le compagnie aeree nordamericane ed europee dovrebbero rappresentare rispettivamente il 21% e il 17% delle consegne. Le compagnie aeree del Medio Oriente prenderanno il 7% delle consegne, pari al 14% in termini di valore, grazie a un mix di aeromobili a corridoio singolo e wide-body.
Nelle previsioni si presume che la capacità e il traffico russi diminuiranno a breve termine. In combinazione con la completa cessazione dell'attività dell'aviazione civile ucraina, il traffico russo/CSI dovrebbe stabilizzarsi al 70% dei livelli del 2019.
La domanda di aeromobili a corridoio singolo lo farà crescere
La flotta a corridoio singolo crescerà più rapidamente, con stime che indicano una crescita annua del 3,7%. La flotta di aeromobili regionali crescerà in modo più modesto, appena dell'1,1% all'anno, con la flotta turboelica destinata a crescere a un ritmo più rapido nel settore regionale. La flotta di velivoli a fusoliera larga crescerà di poco più del 3%.
La crescita del traffico prevista a lungo termine richiederà alla flotta passeggeri globale di crescere di circa 22.000 aeromobili, il che equivale a un tasso di crescita annuo del 3,1%. In totale, l'intera flotta raggiungerà i 47.700 aeromobili.
La flotta passeggeri in servizio non dovrebbe tornare ai livelli del 2019 fino alla metà del 2023, perdendo fino a quattro anni di crescita "normale" della flotta.
Airbus e Boeing rimarranno i due maggiori produttori di aerei commerciali, consegnando circa l'80% degli aeromobili, con una stima dell'88% entro il 2041.
Aumenterà la pressione per sostituire i velivoli più vecchi e meno efficienti
Si stima che quasi l'88% dell'attuale flotta passeggeri sarà ritirata dal servizio operativo nei prossimi 20 anni.
In totale, ci saranno circa 19.000 aeromobili ritirati dalla flotta entro la fine del 2041, più altri 2.500 aeromobili che lasceranno la flotta passeggeri attraverso la conversione in cargo.