Il nuovo Alitalia sarà lanciato a giugno e avrà 90 aeromobili.

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A marzo, le prime voci su rinazionalizzazione di Alitalia. Dato che Alitalia stava affrontando un'acuta crisi di liquidità a causa della pandemia di COVID-19, è stato emesso un decreto presidenziale per iniettare 500 milioni di euro in fondi di emergenza.

I partiti politici italiani sostengono questa costosa operazione con il pretesto di mantenere una compagnia aerea nazionale che opera nell'interesse del Paese in situazioni di emergenza come questa pandemia.

Il nuovo Alitalia sarà lanciato a giugno

Stefano patuanelli, il Ministro dello Sviluppo Economico italiano, ha affermato che la nuova Alitalia sarà varata a giugno e avrà una flotta di 90 aeromobili, rispetto all'attuale 113. Ci saranno sicuramente alcuni licenziamenti, ma l'interesse è mantenere il maggior numero possibile di posti di lavoro esistenti.

Inizialmente, ci sarà un numero limitato di aeromobili a causa della bassa domanda mondiale. Tra pochi mesi verranno utilizzati fino a 40-50 velivoli, secondo fonti del Corriere della Sera. Il 30% della flotta sarà costituita da aeromobili wide-body per voli a lungo raggio.

Certamente, la nuova Alitalia sarà di proprietà statale al 100%, ma con valutazioni regolari. Al momento non si sa cosa farà dopo aver lasciato il posto.

In teoria, la nuova Alitalia opererà dagli hub di Milano Linate e Roma Fiumicino. Alcuni esperti sono scettici sulle dimensioni della flotta e della rete operativa, dato che la domanda sarà bassa per un periodo di tempo post-COVID-19.

Ad oggi, Alitalia ha ricevuto aiuti di Stato per un totale di 1.3 miliardi di euro. Eppure, nel 2019 ha registrato perdite per circa 300 milioni di euro. Il governo italiano ha cercato di privatizzare la società, ma senza successo. Lufthansa, Delta Air Lines, EasyJet e Delta Air Lines, tra le società interessate ad Alitalia.

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