La Bulgaria ha rimosso tutte le restrizioni all'ingresso dovute al COVID-19 per la Romania e altri 9 paesi

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I viaggiatori provenienti da Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Ungheria, Turchia, Serbia, Israele, Macedonia del Nord ed Egitto non sono più tenuti a presentare i documenti COVID-19 all'ingresso in Bulgaria, come il certificato di vaccinazione, il recupero o il test.

Secondo un comunicato dell'Autorità, il provvedimento entrerà in vigore il 13 aprile e resterà in vigore fino al 15 maggio (con possibilità di proroga del termine). È un'azione che fa parte della riapertura del Paese e della graduale eliminazione delle restrizioni COVID-19.

Come recita il decreto, "Persone provenienti da Repubblica di Macedonia del Nord, Repubblica di Turchia, Romania, Serbia, Ungheria, Repubblica di Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Israele ed Egitto" sono liberi di entrare nel territorio bulgaro.

Mentre le autorità hanno facilitato le regole di ingresso per questi paesi, il resto dovrà comunque presentare un certificato di vaccinazione valido (290 giorni). Inoltre, per visitare la Bulgaria sono ancora necessari i certificati di guarigione rilasciati a coloro che sono risultati positivi al COVID-19, che hanno una validità di 180 giorni, e i certificati di test ottenuti eseguendo un test PCR o antigene.

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