Alin Burcea: La proposta dell'FPTR sull'exit tax ha come modello turistico la Corea del Nord, l'Afghanistan o la Romania comunista!

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Il signor Alin Burcea risponde a quelli dell'FPTR che hanno proposto tassa per le vacanze all'estero!

Nell’Unione Europea la libera circolazione è un diritto fondamentale! Come turista con più di 35 anni di esperienza, noto con sorpresa e indignazione l'assurda proposta della Federazione degli Enti Rumeni per il Turismo (FPTR) di imporre una tassa sui turisti rumeni che viaggiano fuori dal paese, tassa proposta con il pretesto di promozione Romania. Questa idea è del tutto ingiustificata e anticoncorrenziale.

La mentalità comunista di alcuni albergatori rumeni, che si concentrano esclusivamente sull'aumento dei prezzi e non sul miglioramento della qualità dei servizi, è un insulto all'industria del turismo e ai turisti rumeni. Sembra che questi albergatori vogliano escludere i turisti rumeni dal paese, costringendoli a soggiornare in alberghi costosi e trasandati. È inaccettabile pensare che questo possa essere il modello di sviluppo del turismo rumeno!

Non possiamo ignorare il fatto che facciamo parte dell’Unione europea, dove la libera circolazione dei cittadini è un diritto fondamentale. Il Ministero del Turismo non vuole stanziare risorse per promuovere efficacemente il nostro Paese, perché queste somme non possono essere consumate.

Abbiamo Destination Management Organizations (DMO) che raccolgono soldi, molti soldi per la promozione, ma non fanno nulla. Perché non lo faccio? perché rimango? Perché abbiamo bisogno di nuove tasse, quando abbiamo tasse turistiche e di soggiorno?

Il signor Nicolae Istrate, vicepresidente dell'FPTR, è stato segretario del partito presso l'ITHR (Impresa di turismo, hotel, ristoranti dai tempi del comunismo) di Bucarest. Probabilmente è per questo che ha questa mentalità.

Noi che pensiamo al turismo in modo lucido e realistico, che siamo agenti di viaggio, albergatori o trasportatori, crediamo che ogni destinazione debba stimolare la venuta dei turisti. Per non penalizzare chi non vuole.

Altrimenti ricordiamoci della Romania comunista, quando avevamo bisogno dei permessi per uscire “fuori” e dovevamo presentare i passaporti, al ritorno, alla stazione della Milizia. Chissà se questo periodo rappresenta il modello della proposta FPTR, ovvero la Corea del Nord, che accoglie ancora i turisti, ma rende "un po'" più "difficile" l'uscita dal Paese per i propri cittadini.

Sarebbe più utile avere un fondo assicurativo per i biglietti aerei che possa risarcire i turisti in caso di cancellazioni o, soprattutto, di insolvenza o fallimento di alcune compagnie aeree. Oppure continuare ad avere i buoni vacanza nella formula consolidata, per la quale ANAT e le agenzie di viaggio tanto si sono battute, ricevendo i dovuti “ringraziamenti” dai colleghi dell'FPTR. Infine, ti ricordo che le agenzie di viaggio hanno l'Iva sulle commissioni al 19%, mentre alberghi e ristoranti attualmente al 9%. Non abbiamo chiesto a loro, gli albergatori, di aumentare l'Iva. Le aziende private non propongono aumenti delle tasse.

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