In un paesaggio di edifici maestosi e degli yacht più lussuosi, otto piloti vestiti con le tute a propulsione di "Iron Man" sono decollati da Dubai, prendendo parte alla prima gara al mondo di questo genere, secondo CNN. Hanno sperimentato la "potenza di una Bugatti in uno zaino"!
"A differenza della maggior parte delle gare, gareggi in tre dimensioni", ha affermato Richard Browning, capo pilota collaudatore di Gravity Industries, l'azienda con sede nel Regno Unito che ha sviluppato la tuta e organizzato la Jet Suit Race Series con il Dubai Sports Council.
Gli otto piloti hanno gareggiato su un percorso di 1 chilometro dove hanno dovuto fare lo slalom attraverso 12 giganteschi ostacoli gonfiabili galleggianti nell'acqua. Ogni corsa è durata circa 90 secondi.
Serie di gare di tute jet
"Abbiamo avuto persone squalificate, persone che si sono perse, abbiamo avuto qualcuno che è finito in acqua: è stato un caos totale, in un modo fantastico”, ha affermato Browning, che spera che l’evento ispiri la prossima generazione di scienziati e ingegneri a sognare in grande.
La tecnologia Gravity combina cinque motori – uno grande sul retro e una coppia di “motori mini-jet” su ciascun braccio – in una tuta in polimero, alluminio e titanio stampata in 3D che può sollevare una persona in aria.
Le tute jet vengono testate anche da forze speciali, paramedici e soldati. I piloti controllano la direzione del volo muovendo le braccia: ad esempio, se le puntano verso il basso, volano in alto, e se le alzano di lato, cadono giù.
La tuta a reazione utilizza carburante per aerei o diesel e può raggiungere velocità fino a 136 chilometri all'ora. Anche gli incidenti sono spettacolari. “Poiché facciamo quello che facciamo sopra l'acqua, se commetti un errore cadi in acqua: è più drammatico. È un po' costoso sistemare [la causa], ma stanno tutti bene," scrive Browning digi24.ro.