Una donna brasiliana trovata all'aeroporto di Otopeni con circa 1 kg di droga ingerita nello stomaco

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Sulla base delle analisi di rischio, gli agenti di polizia di frontiera del PPF Henri Coandă, in collaborazione con gli addetti alla dogana, hanno trovato una donna, cittadina brasiliana, che ha cercato di introdurre nel Paese circa 1 kg di cocaina ingerito nello stomaco. Nella fattispecie, sono in corso le indagini, sotto il coordinamento dei pubblici ministeri DIICOT - Struttura Centrale, in tema di commissione dei reati di traffico internazionale di droga ad alto rischio e traffico di droga domestico ad alto rischio.

In data 17.02.2022 i pm della Direzione per le Indagini sulla Criminalità Organizzata e il Terrorismo - Struttura Centrale hanno disposto la detenzione per 24 ore di un imputato indagato per aver commesso i reati di traffico internazionale di droga ad alto rischio e rischio di traffico di droga domestico.

Si segnala che in data 14.02.2022 la persona in questione si è presentata al valico di frontiera dell'aeroporto Henri Coandă e, a seguito dei controlli ma anche delle analisi dei rischi effettuate dalla polizia di frontiera e dagli addetti alla dogana, è emerso il sospetto che lei abbia ingerito droghe per introdurle sul territorio rumeno. In tale contesto, la convenuta è stata trasportata in ospedale dove, tra il 15 e il 17.02.2022, ha eliminato la quantità complessiva di circa 1 chilogrammo di sostanza viscosa contenente cocaina.

Nella giornata di oggi, l'imputato sarà presentato al Tribunale di Bucarest con una proposta di custodia cautelare, per un periodo di 30 giorni.

L'azione è stata supportata da funzionari del Centro di sorveglianza e controllo dei valichi di frontiera dell'aeroporto di Bucarest - IGPF - Otopeni, dalla Brigata della criminalità organizzata di Bucarest e da lavoratori della Direzione generale delle dogane - Ufficio doganale di frontiera dell'aeroporto di Otopeni Călători.

Precisiamo che durante l'intero processo penale, gli indagati beneficiano dei diritti e delle garanzie processuali previste dal codice di procedura penale, nonché della presunzione di innocenza.

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